Cartongesso: il materiale jolly dell’edilizia

Ciao io sono Sirio! Bentornato nel mio nuovo angolo dedicato all’edilizia! 🤗

 

Non serve essere architetti per averci a che fare: il cartongesso è ovunque.
Pareti, soffitti, nicchie, armadi a muro…
persino dietro il televisore da 80 pollici che ti sei regalato “solo perché era in offerta”.

Eppure, pochissimi sanno davvero com’è fatto e perché è diventato il materiale preferito di chi ristruttura.
Spoiler: non è “solo gesso e cartone”, anche se il nome ci prova a farti credere il contrario.

Cos’è il cartongesso e come funziona davvero

Un pannello di cartongesso è composto da tre elementi:

  • un nucleo di gesso, che dà struttura e resistenza (e può essere arricchito con additivi speciali per resistere al fuoco, all’umidità o per isolare dai rumori);

  • due fogli di cartone tecnico, che fanno da “armatura” e permettono di piegare, modellare o curvare la lastra senza farla a pezzi.

In pratica: un materiale flessibile, resistente e capace di adattarsi a (quasi) tutto.

Si lavora a secco, cioè senza cemento, senza polvere ovunque e — miracolo — senza bisogno di bestemmiare per giorni.

Misure, tipi e stranezze che non sapevi

La lastra “classica” misura 120 cm di larghezza e dai 200 ai 300 cm di lunghezza, con uno spessore standard di 12,5 mm.

Ma ci sono anche versioni più piccole (60×60 cm), perfette per controsoffitti o zone con geometrie strane.

Esistono lastre speciali che fanno praticamente tutto:

  • verdi → resistono all’umidità (bagni, cucine, lavanderie);

  • rosse → ignifughe, ideali per locali tecnici o camini;

  • grigie o beige → standard o fonoisolanti.

 

🧑🏼‍🏫 Pro tip di Sirio: Se stai rifacendo il bagno, chiedi un cartongesso idrofugo (verde). È trattato per non assorbire umidità e resiste a muffe e condensa.

No, quello bianco “tanto va bene uguale” NON va bene uguale. 😑

Cosa ci fai con il cartongesso?

Quasi tutto.

È il materiale preferito da chi vuole modificare gli spazi senza demolire mezza casa.

Ecco dove lo trovi più spesso:

  • Pareti divisorie → ideali per separare ambienti in modo veloce ed economico.

  • Controsoffitti → perfetti per nascondere impianti, luci, o faretti a scomparsa.

  • Contropareti → migliorano isolamento termico e acustico, o mascherano pareti storte.

  • Rivestimenti → per camini, pilastri o tubazioni che non vuoi più vedere.

  • Arredi su misura → librerie, pareti attrezzate, cabine armadio… il sogno dei minimalisti.

I motivi per cui tutti lo amano (e li capiamo)

  1. Si lavora in fretta e pulito: niente macerie, niente cemento, niente tragedie.

  2. È leggero ma solido: puoi creare pareti o soffitti in tempi record.

  3. Nasconde gli impianti: elettrico, idraulico, climatizzazione — tutto sparisce dietro le lastre.

  4. Isola bene: soprattutto con l’aggiunta di pannelli isolanti interni.

  5. Si ripara facilmente: se si danneggia, si patcha in 10 minuti.

  6. Si toglie senza demolire: perfetto per chi cambia idea ogni 6 mesi.

I difetti del cartongesso

Il cartongesso non ama gli urti: se lo colpisci con troppa foga, si ammacca.

E non puoi appendere un armadietto pesante con i tasselli del fai-da-te: servono fissaggi specifici (a farfalla, a espansione o autoperforanti).

In alternativa, durante la posa, puoi far inserire assi di legno dietro le lastre nei punti dove appendi oggetti pesanti — il trucco dei professionisti.

Quanto costa e chi lo monta

Una parete in cartongesso costa in media 30–40 €/mq (materiale e manodopera inclusi).

Solo materiale? Intorno ai 12–15 €/mq.

A montarlo è il cartongessista (anche noi!😎), cioè l’artigiano che sa far sembrare facile una cosa che, se provi tu, finisce su TikTok con l’hashtag #fail.

Cos’è il cartongesso e come funziona davvero

Il cartongesso è il jolly dell’edilizia moderna:

leggero, pulito, adattabile, economico.

Perfetto per ristrutturazioni, nuove costruzioni e idee “geniali” dell’ultimo minuto.
Non è invincibile, ma — se usato bene — è il materiale che può trasformare la tua casa senza distruggerla nel processo.

 

Allora, quando cominicamo?! 😜

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